« Esistono diverse procedure che consentono agli utenti di cancellarsi da Facebook, ma nessuna è in grado di eliminare tutte le foto in cui siete presenti, tutti i tag che i vostri amici hanno inserito in post, note, video e quant’altro: insomma, per quanto sia radicale la procedura di rimozione del profilo Facebook, essa sarà sempre parziale.
La preoccupazione degli internauti per questo aspetto del social network di Zuckerberg è in crescita, tanto che addirittura l’Unione Europea comincia ad interessarsi all’argomento, promettendo la promulgazione -entro il 2012- di una legge che preservi il diritto all’oblio.
Lo scopo è quello di consentire agli utenti che lo desiderino non solo di uscire da Facebook, ma di scomparire completamente dalla rete.
A promuovere questa nuova forma di tutela giuridica -poeticamente espressa nei termini di diritto all’oblio- è il vicepresidente della Commissione Ue, nonché commissario alla Giustizia e Libertà, Viviane Reding.
La Rending -infatti- sostiene che sia ormai necessaria una nuova legislazione sulla protezione dei dati personali, e che questa debba essere promulgata entro il 2011. Il ritardo legislativo in materia di web e privacy – in effetti- comincia ad assumere proporzioni preoccupanti, sembra che gli unici a non essersi accorti di quanto la nascita di Facebook -e degli altri social network- abbia modificato le nostre vite, siano i politici.
“Dobbiamo aggiornare le nostre leggi per adattarle alle nuove tecnologie”, queste le parole della Rending, speriamo solo che i fatti seguano -quanto prima- le altisonanti dichiarazioni d’intenti. »
La preoccupazione degli internauti per questo aspetto del social network di Zuckerberg è in crescita, tanto che addirittura l’Unione Europea comincia ad interessarsi all’argomento, promettendo la promulgazione -entro il 2012- di una legge che preservi il diritto all’oblio.
Lo scopo è quello di consentire agli utenti che lo desiderino non solo di uscire da Facebook, ma di scomparire completamente dalla rete.
A promuovere questa nuova forma di tutela giuridica -poeticamente espressa nei termini di diritto all’oblio- è il vicepresidente della Commissione Ue, nonché commissario alla Giustizia e Libertà, Viviane Reding.
La Rending -infatti- sostiene che sia ormai necessaria una nuova legislazione sulla protezione dei dati personali, e che questa debba essere promulgata entro il 2011. Il ritardo legislativo in materia di web e privacy – in effetti- comincia ad assumere proporzioni preoccupanti, sembra che gli unici a non essersi accorti di quanto la nascita di Facebook -e degli altri social network- abbia modificato le nostre vite, siano i politici.
“Dobbiamo aggiornare le nostre leggi per adattarle alle nuove tecnologie”, queste le parole della Rending, speriamo solo che i fatti seguano -quanto prima- le altisonanti dichiarazioni d’intenti. »